lunedì 14 luglio 2008

Questione di velocità

I modelli del riscaldamento globale che sono stati elaborati negli anni sono molto ottimisti, troppo credo. Il problema è che il sistema terra ha parecchi effetti "a valanga" che noi non possiamo prevedere. Un esempio per tutti è quel ghiacciaio in sud america di cui non ricordo il nome che inizia a ritirarsi di qualche metro ogni anno, il tacchino induttivista pensa "Okay, dieci anni fa era dieci metri più lungo, venti anni fa era venti metri più lungo... quindi il ghiacciaio si ritira di circa un metro all'anno". Il tacchino non ha tenuto conto che sotto il ghiacciaio ci sono delle rocce nere che assorbono il calore, quando sono visibili il ghiacciaio inizia a ritirarsi più velocemente e nel giro di pochi anni rischia di scomparire!
Sapete quante trappole di questo tipo ha il pianeta terra? Sotto il mare ci sono degli accrocchi che si chiamano idruri di metano che se ne sanno sotto i mari gelidi solo perché i mari sono gelidi e ci sono delle pressioni altissime? Se questa condizione non viene soddisfatta nell'atmosfera potrebbero liberarsi milioni di tonnellate di gas serra ( più o meno tutto quello prodotto dal genere umano... col leggero dettaglio che questo avverrebbe in un tempo brevissimo ), per inciso la differenza tra mare gelido o non gelido aggira intorno a qualche grado. Altro esempio è il permafrost: ce n'è veramente tanto e veramente è pieno di gas serra pure quello. Potrei continuare all'infinito, ma credo che il concetto sia chiaro: non siamo ancora in grado di prevedere con quale velocità ci stiamo schiantando contro il muro. La questione è che abbiamo poco tempo.

Scenio

C'è un luogo meraviglioso dove il genio umano ha modo di emergere ed esprimersi. Questo luogo viene chiamato "scenio", termine che deriva dalla fusione delle parole "scena" e "genio". Ci sono innumerevoli esempi di scenio: la Grecia Antica, la Firenze del '400, Parigi negli anni venti, la Silicon Valley ai giorni nostri. 
Quando gli esseri umani formano uno scenio, le idee raggiungono velocemente una definizione e realizzazione, perché vengono promosse da una comunità positiva. Trovate qualcosa di più sul blog di Kevin Kelly, tradotto da Internazionale su questo link. Quello che non è possibile fare è riprodurre l'atmosfera che caratterizza lo scenio. Sembra quasi un petardo estremamente luminoso che esaurisce la sua luce velocemente, anche se quello che si produce porta risultati per millenni. Pensate alle opere d'arte italiane del Rinascimento, rappresentano una cosa unica nella storia dell'umanità: in quel periodo si è definito il concetto di arte e prodotto la gran parte dei capolavori di tutti i tempi! 
Ciò che risulta evidente è che oggi noi NON ci troviamo in uno scenio, se penso alla realtà "italiana" in cui mi trovo. Ritengo però che ci sia dell'energia repressa che cerca di esprimersi. Quindi ritengo che questa possa essere considerata una realtà transitoria. Ho la sensazione che tra un po' le cose cambieranno, più che altro vedo che in quelli della mia generazione c'è la voglia di cambiare le cose, ma non si è ancora trovato il modo...