lunedì 14 luglio 2008

Questione di velocità

I modelli del riscaldamento globale che sono stati elaborati negli anni sono molto ottimisti, troppo credo. Il problema è che il sistema terra ha parecchi effetti "a valanga" che noi non possiamo prevedere. Un esempio per tutti è quel ghiacciaio in sud america di cui non ricordo il nome che inizia a ritirarsi di qualche metro ogni anno, il tacchino induttivista pensa "Okay, dieci anni fa era dieci metri più lungo, venti anni fa era venti metri più lungo... quindi il ghiacciaio si ritira di circa un metro all'anno". Il tacchino non ha tenuto conto che sotto il ghiacciaio ci sono delle rocce nere che assorbono il calore, quando sono visibili il ghiacciaio inizia a ritirarsi più velocemente e nel giro di pochi anni rischia di scomparire!
Sapete quante trappole di questo tipo ha il pianeta terra? Sotto il mare ci sono degli accrocchi che si chiamano idruri di metano che se ne sanno sotto i mari gelidi solo perché i mari sono gelidi e ci sono delle pressioni altissime? Se questa condizione non viene soddisfatta nell'atmosfera potrebbero liberarsi milioni di tonnellate di gas serra ( più o meno tutto quello prodotto dal genere umano... col leggero dettaglio che questo avverrebbe in un tempo brevissimo ), per inciso la differenza tra mare gelido o non gelido aggira intorno a qualche grado. Altro esempio è il permafrost: ce n'è veramente tanto e veramente è pieno di gas serra pure quello. Potrei continuare all'infinito, ma credo che il concetto sia chiaro: non siamo ancora in grado di prevedere con quale velocità ci stiamo schiantando contro il muro. La questione è che abbiamo poco tempo.

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