martedì 28 luglio 2009

Facebook & Co.

Se qualcuno ha capito il senso dei social network me lo spieghi. Io sono un utilizzatore del computer di vecchia data e, forse, a questo punto di vecchia generazione. Mi sono iscritto tra i primi a facebook, quando ancora era un fenomeno appena uscito dall'università. Per oltre un anno non ho avuto amici e, nel giro di due mesi, dopo la campagna mediatica di cui è stato oggetto, tutti diventano miei amici, gente
che non sento da anni. Se non ci siamo sentiti forse c'era un motivo... Come al solito io lo utilizzo per sparare le mie cagate, noto che molti non scrivono, molti, forse, si sono solo iscritti e non l'hanno quasi mai utilizzato. Spesso, ho notato, si scrivono dei commenti, che... Non interessano a nessuno... Quindi si riprende a non
comunicare. Boh... non credo abbia aggiunto niente alla mia vita virtuale e tantomento reale. Se si cerca di portare la comunicazione su un piano superiore, non credo sia questa la strada... Resto dell'opinione che il computer serva a potenziare e moltiplicare le energie umane... poi può essere un media, ma c'è molto ancora da
fare.

martedì 14 luglio 2009

Stanchezza

Quest'estate è stata troppo prematura. Ha bruciato tutto, persino la noia. Meglio dedicarsi a una vacanza all'insegna della stanchezza. Finire disseccati ai bordi di una città spagnola forse dirotterà le nostre speranze, ma finché non giungerà una marea inaspettata le cose non cambieranno. Forse è proprio nell'autunno che dovremmo usare le nostre forze per ripartire. Con le temperature più miti di Settembre, mese in cui ci sono i tramonti più belli, forse i nostri fisici disidratati riusciranno a nutrirsi di rugiada per muoversi. Intanto godiamoci questa stanchezza cronica. Questa distorsione delle forme che non ci permette di vedere l'orizzonte. Questa implacabile e inutile ora mattutina in cui l'angoscia si mescola a un fermo immagine sbagliato. Perché aspettiamo il fotogramma successivo.

martedì 3 febbraio 2009

Ritrovare se stessi

E' una frase che ho sentito molte volte e credo che per ognuno di noi essa abbia un significato diverso. Ora capita a me, di sentire questa esigenza: " ritrovare me stesso ". Come al solito minimizzerò questo concetto, lo renderò meno pesante e magari al solito farò dell'ironia. Credo che il processo sia questo: ho raggiunto la pace dei sensi dal punto di vista materiale. Le cose materiali non ti danno niente, specialmente se hai molto altro nella vita. Mi è capitato che ho investito troppo nel lavoro, lo stipendio a fine mese non ti riempie come persona, anche se ti puoi permettere tutto. Da qui la ricerca della felicità, che si trova, alla fine nelle persone che ti circondano e nella natura. Il viaggio dentro me stesso sarà quello che mi permetterà di riuscire a vedere ancora tutte queste cose. Per questo bisogna stare un po' a digiuno ( specialmente di tecnologia, nel mio caso ) e ritrovare delle cazzo di cose che avevi prima e adesso non hai più, forse perché pensavi fossero automatiche. Buona notte e buona fortuna.