domenica 25 maggio 2008

Petrolio a 132 dollari?

Non ci trovo nulla di strano. Dopo aver sfondato il muro psicologico dei 100 dollari al barile ora non ha barriere. Finalmente riconosco il buon vecchio mercato! Negli ultimi mesi avevo visto cose strane. Tutti avevano proclamato la recessione, che non c'è stata: c'è stato un crollo del mercato, che ci si poteva quindi aspettare. Quello che non ho capito è che a Aprile e specialmente a Maggio tutti si sono buttati a comprare di qua e di là, come se non fosse successo niente. Mi sa che la batosta la dobbiamo ancora vedere.
Comunque non stupitevi se quest'anno il prezzo del greggio andrà a 200 dollari al barile, se il gasolio costerà di più della benzina. Sebbene tutti si ostinano a dichiarare che le scorte sono sufficienti, che le potenze asiatiche non sono la causa dell'aumento dei prezzi e che quello a cui stiamo assistendo è un movimento di tipo speculativo, 200 dollari a barile sarà un prezzo ancora troppo basso. Nel calcolo del prezzo del petrolio non ci hanno ancora messo l'enorme costo sociale e ambientale. Di certo il prezzo a 100 o a 1000 dollari non intacca le nostre tasche in modo da farci cambiare sostanzialmente stile di vita. Vedremo ancora a lungo magazzini pieni di articoli inutili, incroceremo ancora tantissimi camion per la strada e faremo ancora 500 chilometri per andare al mare il sabato e la domenica.

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